sabato 23 maggio 2009

Per non dimenticare


Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa,

chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.



Giovanni Falcone

venerdì 1 maggio 2009


PIANTO DI MADRE


Nella città che si addormenta,

una luce è ancora non spenta,

nella quiete una voce accorata,

piange una madre abbandonata.

Sul viso vi è tanto dolore,

non sentir dal figlio l'amato calore,

ha nel cuore tanta nostalgia,

lunghi silenzi le fanno compagnia.

Ecco l'immagine della tua mamma,

nei ricordi di un tempo si affanna,

tiene solo un desiderio,

sentirsi dire mamma.


(Ettore I.)

martedì 31 marzo 2009

Le poesie di Ettore


PICCOLE ALI


E' l'alba, svaniscono le stelle della notte,

tremuli luci risvegliano la terra,

nell'aria un brusio, è il nuovo giorno.

Si muovono lente le fronde sonnecchianti,

si agitano le piume dei piccoli uccelli,

le ali son tese come vele al vento.


Nelle acque dei fiumi riflessi festanti,

il sole è già alto, è il momento del volo,

il cielo li chiama, ora li attende.

S'innalzano in fretta cinguettando in coro,

nel canto il saluto della terra,

nell'aria son liberi, lontani dal mondo.


E' forte il richiamo per l'azzurro cielo,

volano in alto finchè avanza la sera,

non vi è rimpianto di tornare sulla terra,

verrà un altro giorno, riprenderanno il volo,

ove grande è il silenzio, profonda la quiete


Ettore I.

sabato 28 febbraio 2009

Le poesie di Ettore


IL NOSTRO MOMENTO


Un sottile e muto pensiero
uno sguardo, un sorriso
un forte desiderio, l'incontro
un atto d'amore, un'estasi di felicità.
In se la forza, la gioia, l'ebbrezza,
in te l'armonia, la sensualità
in noi l'amore.
Nei lunghi silenzi le nostre parole
negli occhi socchiusi la nostra luce
nel caldo abbraccio la vita.
Non è un sogno, è il nostro momento
è la realtà dell'eterno sentimento
è l'amore vero, non di un momento
è l'amore intenso che fine non ha.
Ettore I.

lunedì 2 febbraio 2009

Le poesie di Ettore


ASCOLTA SIGNORE


Son tante le pene del corpo

più forti le ferite dell'anima.

Signore, senti il mio lamento.

Nella mente ritrovo i pensieri più oscuri,

solo sassi nella mia strada,

non ho le ali per volare.

Ascolta Signore il mio tormento,

son tante le stelle che ti stanno intorno,

un pò di luce nella mia vita,

il giorno non sarà più notte.

(Ettore I.)

giovedì 8 gennaio 2009

Ebbene si, son 60!


Lentamente, giorno dopo giorno, anno dopo anno oggi hai raggiungo la meta, il club dei sessantenni!

Mi sembra ancora di vederti ragazzino, quando dal ... basso dei tuoi diciotto anni pensavi se mai avessi raggiunto quella cifra!

Ma, come dice un vecchio adagio, il topo dissi 'a nuci dammi tempu cà ti spirtusu!.....

Ed eccoti, quindi, giunto a questa imbiancata soglia, con qualche acciacco, ma ancora tanta voglia di dare, fare e di tirare ancora il carro!

Pertanto, mi sia consentito, mi rivolgo oggi un

Buon Compleanno vecchio Pucci e 100 di questi giorni!