giovedì 30 ottobre 2008

Le poesie di Ettore

FORTI COLORI


Ho incontrato la sofferenza,
muta compagna della mia vita,
cammina al mio fianco vestita di bianco.

Ho conosciuto il dolore nel suo abito viola,
era accanto al suo corpo in croce,
non ultimo mistero di una città inquieta.

Ho visto anche lei, la morte vestita di nero,
nel volto sofferto di un figlio, il suo viso,
nel cupo silenzio la verità del momento.

Soffia il vento della disperazione,
le parlo d’amore,
non tingere il mio cuore di nero,
ho già una veste bianca, un’altra di viola.

Con amore le ho donato il sacro fiore della fede,
con gioia ho dato il verde fiore della speranza,
con un mesto sorriso mi ha risposto
il fiore della vita.

Ettore I.

sabato 25 ottobre 2008

Ciao Carmelo

Ciao Carmelo, piccolo grande uomo.
Hai deciso di andartene un mesto pomeriggio d'autunno.
Hai deciso di farlo, così, in punta di piedi, quasi per non disturbare nessuno.
Tu lo sai bene che eri tutto per i tuoi come loro eran tutto per te...
Il vuoto è incolmabile, lo sgomento altissimo, ma il crudele destino ha deciso per te.
Tu che avevi sempre tanto da fare ed ancora tanto da dare...
Ora che stai in alto e tutto sai, ora che il tuo amore terreno è divenuto puro,
son sicuro che continuerai a volare loro vicino, con quell'amore paterno che non gli è mai mancato. Anche perchè, a lungo, continueranno a chiedersi come si fa a morire a soli 51 anni, per una banale influenza virale!
Ciao Carmelo, amico fugace e mancato compagno di vita.

Pucci

venerdì 17 ottobre 2008

Le poesie di Ettore



DOLCE LUNA



Serena e silenziosa in alto stai,

magica luce delle notti oscure,

t'innalzi splendente sui monti e sui colli,

ti specchi smagliante nelle acque dei mari,

d'argento rivesti le onde sonnecchianti.

Ti guardo e m'incanto, ti ammiro e sospiro,

di te parlo, pallida luna, vestita di bianco.

Luna dei poeti e degli amanti,

luna dei marinai e dei viandanti,

sei luce, sei calore, sei posta lì per amore.


Ettore I.

sabato 4 ottobre 2008

Le poesie di Ettore


A MIO FRATELLO



12 gennaio 1988, notte di silenzio e di paure,

mio fratello ucciso da mani oscure.

Questa è la città di antico dolore,

città della morte, non dell'amore.

Tanti gradini, tante porte, poi a corte,

luoghi d'incanto, di potere, di mala sorte.

Messo lì per sola parvenza

trovò ostilità e indifferenza,

nè mutò nel tempo il suo pensiero,

il cielo ritornò a vestirsi di nero.

Si odono le note di una solita orchestra,

si chiude un'altra finestra.

Son tante le croci in questa città,

cerco la verità che mai verrà,

Signore, mio fratello è morto,

tu mi consoli, so che l'hai risorto.



Ettore I.



Note: Il fratello di Ettore, allora Sindaco di Palermo, è stato assassinato il 12 gennaio 1988 dalla mafia che, avendolo visto come un nemico, ne decise la sua crudele e brutale eliminazione.